Come ritornare alla vita normale dopo la riabilitazione psichiatrica e sentirsi accolti in una società inclusiva?
A parlare sono gli stessi emarginati. Inclusione e integrazione sociale sono infatti le tematiche del cortometraggio EH! CREP realizzato da utenti e operatori delle strutture residenziali socio riabilitative Casa Johnny e Casa Mary di Paliano. Davanti la telecamera, guidati da operatori specializzati nella riabilitazione psichiatrica gli utenti delle strutture residenziali socio riabilitative Casa Johnny e Casa Mary di Paliano hanno manifestato il loro disagio. Non quello che vivono all’interno e chi li porta ad affrontare il percorso riabilitativo, ma quello che incontrano all’esterno quando provano a trovare il loro posto nel mondo.
Il corto è stato premiato a Napoli al Premio Fausto Rossano per il pieno diritto alla salute, evento annuale che si pone il duplice obiettivo di sensibilizzare la coscienza sociale alla lotta contro lo stigma e i pregiudizi che circondano la sofferenza psichica nelle sue più svariate accezioni, e di promuovere la centralità delle persone nei contesti concreti della loro vita.
La realizzazione del cortometraggio EH! CREP è nata dal laboratorio di cinematografia condotto dall’Amministratore Unico delle strutture Vincenzo Prisco e dall’operatrice professionale Eleonora Arduini che hanno coinvolto gli utenti delle strutture riabilitative palianesi anche nella composizione della colonna sonora originale “IN QUALUNQUE STORIA”.
Ogni giorno viviamo le difficoltà dei nostri ragazzi e affrontiamo con loro il cammino nella riabilitazione. Lavoriamo dall’interno, al loro fianco per riuscire ad aiutarli nel completare il percorso e sappiamo però che non basta preparare loro al mondo e accompagnarli alla vita in autonomia se non c’è una società fuori aperta ad accoglierli. La provocazione che lanciamo con i nostri progetti artistici riguarda la necessità di sviluppare programmi fuori le strutture, volti ad una reale educazione della società all’integrazione. Solo così potremmo davvero ritenere completati i percorsi riabilitativi e dare futuro ai nostri ragazzi oltre le mura delle comunità. – questa la dichiarazione di Vincenzo Prisco amministratore unico delle strutture residenziali socio riabilitative Casa Johnny e Casa Mary
Il premio
Il cortometraggio EH! CREP delle strutture residenziali socio riabilitative Casa Johnny e Casa Mary ha vinto la categoria laboratori del Premio Fausto Rossano edizione 2023.
Il “Premio Fausto Rossano per il pieno diritto alla salute” (PFR) è un evento annuale organizzato dall’Associazione “Premio Fausto Rossano”, nata con l’intento di ricordare la figura e il lavoro dello psichiatra e psicanalista junghiano Fausto Rossano, all’indomani della sua prematura scomparsa avvenuta nel 2012. Incontri, eventi, iniziative, proiezioni, dibattiti, il Premio Fausto Rossano, si è affermato negli anni a livello nazionale ed internazionale, come un punto di riferimento importante di carattere sociale e culturale, per accendere i riflettori della coscienza sociale sui temi più urgenti e pressanti di attualità e rilevanza.
Fausto Rossano è stato Direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’ASL NA1, nonché ultimo Direttore sanitario dell’ex Ospedale Psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli, di cui curò la dismissione attraverso un percorso articolato e complesso, fino ad allora mai sperimentato, che mirava a restituire ai pazienti, per anni rinchiusi ed emarginati dalla società tra le mura del manicomio, tutta la dignità di esseri umani di cui erano stati privati durante la destrutturante degenza manicomiale. È in nome di questo principio che si batté ed ottenne la creazione di un Ufficio Speciale per la Dismissione, attraverso il quale riuscì ad attivare il percorso inverso a quello di “istituzionalizzazione” e “chiusura” che i suoi pazienti avevano sperimentato entrando nel manicomio, restituendo loro, attraverso una spiccata sensibilità ed una speciale attenzione ai più profondi bisogni e necessità di quei pazienti che lui amava chiamare semplicemente “persone”, la libertà di riappropriarsi della propria vita e soprattutto della propria identità.